Dolcetti di castagne!

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A cura di Marina Bianco Ballabio

Una ricetta molto semplice e di grande effetto che, con un piccolo aiuto da parte degli adulti, permetterà ai bambini dai 3 anni in su di preparare dei dolcetti deliziosi.

Occorrente:

Castagne fresche o secche, cacao, zucchero, burro, granelle colorate, cocco grattuggiato, amaretti o biscotti sbriciolati, qualche pinolo, qualche pezzettino di frutta candita.
(Le dosi sono abbastanza “a piacere”).

Lessate le castagne in abbondante acqua con un pizzico di sale e qualche seme di comino. Se sono castagne secche lasciatele prima in ammollo per almeno 12 ore.

Sbucciatele e tritatele al passaverdura con il disco a buchi grossi. Raccogliete il passato in una ciotola e aggiungete, mescolando bene con un cucchiaio di legno, cacao, zucchero, poco burro e qualche cucchiaio di latte se l’impasto, che deve essere compatto, risultasse troppo asciutto.

Assaggiate e valutate il sapore, aggiungendo eventualmente cacao o zucchero. Preparate ora delle scodelline con la granella di cioccolato (codette), i confettini colorati, il cocco grattuggiato, le briciole di amaretti e quant’altro.

Prelevate dalla ciotola un cucchiaino di composto che arrotonderete a pallina fra le mani.

Fate rotolare la pallina in una delle scodelline finché sia tutta ricoperta dalla guarnizione che avete scelto. Potete ora prelevare delicatamente la pallina e deporla su di un piattino, meglio ancora se adagiata in un “pirottino” di carta. Ogni dolcetto può essere rifinito con un pinolo o un pezzettino di candito. Se non li mangiate subito, conservateli in frigorifero.

Ho preparato proprio oggi questi dolcetti con il mio nipotino di 3 anni, che è stato felicissimo di collaborare a questa preparazione che non richiede cottura, a parte quella iniziale, e che permette invece di manipolare a piacere. Né ci ha messo molto a imparare come fare palline facendo ruotare l’impasto sui palmi, o come rotolarle nella guarnizione in maniera efficace. Piccoli gesti che richiedono delicatezza e controllo della motricità fine. II risultato sicuro e molto gradevole. Buon appetito!

L’articolo è tratto dalla rivista “il quaderno Montessori”, inverno 2002/2003.